Pregassonese doc. Da tifoso metto piede nella mitica terzerina poi dopo il fallimento del Pregassona incomincio a giocare nel FV Lugano, la fusione tra Federale Viganello e Lugano. Ho vissuto la fine del boom del basket…
Nel ’92 in giovane età incomincio ad allenare a Lugano grazie anche al mitico e compianto Angelo Ghirlanda, e faccio parte del Team Ticino maschile. Nel ’96 approdo nella polisportiva Cassarate e da qui inizia la mia fantastica avventura al femminile dove incrocio persone che a tutt’oggi fanno ancora parte del basket. A Cassarate ho allenato dal minibasket fino alla serie B, fatto parte x una decina d’anni del comitato, e iniziato un epoca d’oro per il basket femminile a Cassarate, tra titoli ticinesi e svizzeri. Ho avuto l’onore di conoscere, allenare e divertirmi con gente che ancora oggi è attuale a Vedeggio … Clizia , Pio e Omar.
Ora mi trovo a Vedeggio e spero che la società possa ritornare competitiva al femminile come lo è stata in un recente passato.
Il mio credo è lavorare duro e divertimento in palestra perché senza un gruppo felice non vai da nessuna parte.
Sono Cinzia Isotta, ma tutti mi chiamano Tata.
Nasco come giocatrice nella mitica Federale Lugano (e qui si capisce la mia età), ma ho avuto poi la fortuna di giocare anche in molti altri Club e in diversi campionati (BCV incluso: che anni stupendi!). Ho ricoperto più ruoli e accumulato così parecchia esperienza utile per vedere le cose da più prospettive, pure quella di genitore!.
Le palestre sono la mia seconda casa da decenni. Nonostante allenassi già, mi sono innamorata quasi per caso del Minibasket proprio qui a Vedeggio e questo fuoco non si è più spento nonostante alcune pause come quando, giocando in LNA, non potevo far combaciare gli impegni. Mi sono sempre lasciata trasportare dalle nuove generazioni cogliendo tutti i cambiamenti e adeguandomi ove lo ritenevo necessario.
Sono però un’allenatrice vecchio stampo: la mia parola d’ordine è LAVORARE! Prima ancora dei fondamentali mi piace insegnare a chi viene in palestra “come entrare”, con le regole basate su educazione e rispetto che portano i bambini ad avere diritti e doveri.
Come allenatrice pongo il concetto di squadra formata dai singoli al primo posto. Mi piace che i giocatori assimilino già nel minibasket l’importanza dello spirito di squadra, della collaborazione, del gruppo, della condivisione delle vittorie, ma soprattutto delle sconfitte: un’attitudine alla vita che servirà sempre fuori da una palestra, a scuola, nella vita. Ho sempre cercato di trasmettere tutto quello che posso con passione e serietà, divertendomi e facendo divertire chi è con me e non mi sono ancora stancata!
“La forza della squadra è in ogni singolo membro. La forza di ogni membro è nella squadra.”
A queste parole di uno dei più grandi allenatori della storia del basket, Phil Jackson, mi ispiro per provare ad essere un’allenatrice. Credo molto nelle squadre, probabilmente perché provengo da una famiglia di 10 persone! Io sono Maddalena, per gli amici Madda, per gli allenatori Magda e vivo il basket dall’età di 10 anni. Sono una Momò e sono cresciuta nella società della SAV Vacallo, per poi continuare la mia crescita nel Riva San Vitale dove ho potuto giocare anche in prima squadra. Da ormai 4 anni alleno la Selezione Ticino UNDER 13 femminile con una delle mie allenatrici.
Il basket mi ha insegnato la disciplina, il rispetto, a essere tenace e la forza della condivisione. Mi piace pensare che questo sport sia come una palestra per la vita futura di ogni giocatore/giocatrice. Perciò, per me, è fondamentale creare un ambiente positivo per poter conoscere i propri limiti, le proprie paure e le proprie risorse, imparando a confrontarsi con altre persone. E prima ancora di essere giocatori/giocatrici, ogni bambino/a che entra in palestra è un essere unico e talentuoso, quindi come allenatrice è mio compito osservare chi ho di fronte e trovare le modalità che permettano a lui/lei di capire e usare il proprio talento!
Ho iniziato ad allenare 8 anni fa per passione e per aiutare la società in cui giocavo.
Trasmettere le mie conoscenze, la mia passione e l’amore per questo sport è la cosa più importante per me.
Quando alleno provo sempre a dare il 110% perché i ragazzi che si impegnano in questo sport meritano di ricevere il massimo impegno da parte di tutti.
La soddisfazione più grande per me, è vedere i miglioramenti, la crescita e la gioia di giocare da parte di tutti i ragazzi e le ragazze in palestra.
Alleno da poco e devo ancora crescere molto, per questo cerco di “rubare” dagli allenatori più grandi e bravi di me, per poter trasmettere tutte le conoscenze di base ai miei ragazzi.
Il mio obbiettivo è continuare a crescere ed imparare, raggiungere obbiettivi con le ragazze e i ragazzi che alleno, che possono essere sia vincere ciò che si riesce a vincere ma sopratutto vederli crescere e migliorare singolarmente e come squadra.
Io mi chiamo Thomas Strelow, ho 23 anni e gioco a pallacanestro da quando ne avevo 5.
Ho sempre giocato in Ticino e per anni la mia casa è stata la squadra di Massagno dalla quale sono partito fino a raggiungere la serie A.
Il basket è sempre stata la mia passione e, da che ne ho memoria, ho sempre seguito qualsiasi cosa che lo riguardasse. Dai campionati svizzeri, all’NBA, all’Eurolega, fino ai campionati giovanili: se c’è il basket, ci sono io, per questo quando mi è stato proposto di allenare l’Under 10 misto non ho potuto dire di no! Sono davvero entusiasta di poter iniziare questa nuova avventura e di trasmettere ai bimbi della squadra la stessa passione che mi ha mosso in questi anni e, chissà, magari tra di loro ci sarà il prossimo giocatore di serie A!
Mi chiamo Riccardo Vosti, sono nato a Lugano e sono cresciuto a pane e pallacanestro.
Vivo da sempre nel mondo del basket, che seguo con passione sia a livello nazionale che internazionale. Oltre al grande amore per il campionato americano dell’NBA, seguo anche i campionati europei e nazionali e ora non vedo l’ora di allenare la squadra dei piccoli dell’Under 10.
Sono pronto per portare il mio entusiasmo e la mia voglia di fare a bordo campo per trasmettere questa passione che mi accompagna da sempre a una nuova generazione di piccoli giocatori perché questo è il bello del basket: non solo il gioco, ma tutto quello che si crea intorno al campo.