Vedeggio – Lugano 17-54
Incontro complicato quello di sabato a Gravesano, contro un avversario già sfidato neanche tanto tempo fa e battuto giocando una buona partita. La squadra è un cantiere aperto come già descritto e la formazione rimaneggiata viste alcune assenze ha faticato a mantenere degli equilibri che stanno alla base del gioco. I ragazzi hanno mostrato cose belle di riflesso a quanto si sta facendo in allenamento, poi però sono “caduti” sui soliti errori che gli avversari sono stati bravi a sfruttare. Ancora troppi passaggi consegnati direttamente agli avversari che hanno penalizzato un insicuro e timido gioco d’attacco. Poca furbizia nello smarcamento per ricevere il pallone a gioco piazzato, ha permesso di essere sempre poco presenti ad attaccare il ferro. La difesa è stata a tratti efficace: a tratti però non è sufficiente. Ci manca continuità, fiducia in quello che sappiamo fare che non è molto ma abbastanza per giocare. Insistendo a tirare nelle posizioni più difficili (da sotto come da fuori) non abbiamo fatto altro che complicarci la vita (ultimo tempo = zero punti ma tanti tiri). Se non ragioniamo ed ascoltiamo i consigli molto pratici sulle semplici posizioni o sui gesti più efficaci per tirare a canestro pensando ad una conclusione e non ad un lancio qualunque, sprecheremo tanta energia per nulla, soprattutto se non abbiamo in testa l’input di andare sempre e comunque a rimbalzo ma restiamo fermi ad aspettare un eventuale pallone che non arriverà mai! Energia che spesso è mancata a livello fisico dove non abbiamo tenuto sul piano della condizione e in uno sport veloce come il nostro abbiamo assolutamente bisogno di correre: provvederemo in allenamento aumentando il carico in funzione di una tenuta migliore, con maggiore intensità negli allenamenti tenendo alto il livello come sempre richiesto: grinta, competizione e tanta voglia!
Di positivo c’è che dopo una partenza sbagliata si è vista una reazione importante nel secondo periodo con buona difesa e attacco concreto (8-8) ma gli svantaggi del terzo quarto sono stati compromettenti (6-21) e non siamo riusciti più a recuperare (0-14 nell’ultimo, ci ha precluso qualsiasi tentativo). Non facciamone un dramma ma un utile insegnamento ad iniziare da lunedì, lavorando con intensità in ogni settore (fisico, tattico, mentale) preparandoci a non ripetere gli stessi errori nel prossimo incontro.